Comunicato stampa 21 settembre 2011

21 settembre 2011
Giornata mondiale di sensibilizzazione sulla malattia di Alzheimer
A spasso Liberamente,  
socializziamo e riappropriamoci degli spazi comuni occupiamo Villa Dolfin di Porcia  per un giorno
(per non tediare con dati sull’epidemia silenziosa e cadere nel dimenticatoio fino al prossimo 21 settembre)

 

Il 21 settembre 2011 viene indicato a livello internazionale come la giornata di sensibilizzazione mondiale sulla Malattia di Alzheimer.
Quest’anno Afap onlus, in modo provocatorio, invece di ricordare la grave situazione dell’offerta dei servizi in Provincia di Pordenone, la grave situazione di tutte le famiglie coinvolte nel lavoro di cura (più di 6000) preferisce suggerire a chi ci governa  pratiche di gestione della malattia utili, a basso costo e facilmente replicabili da enti e strutture adeguate che si occupano o meglio si occuperanno di  Malattia di Alzheimer.

Le famiglie rappresentano  ad oggi l’unica  valida risorsa per progetti e servizi che intervengono in ambito di assistenza a malati di Alzheimer. Esse svolgono una funzione fondamentale rispetto alla cura del malato ed alla creazione e mantenimento di relazioni d’aiuto significative.

Per realizzare serenamente e nel migliore dei modi questo delicato lavoro è importante  permettere alle famiglie di uscire allo scoperto e riappropiandosi di spazi comuni, usuali e cari a tutta la comunità.

Dal 2008 ad oggi, come AFAP ONLUS  abbiamo rafforzato nei nostri soci la consapevolezza che la domiciliarietà è possibile e praticabile; che ad oggi  è una condizione obbligata, ma stiamo lavorando perchè divenga una scelta ed una opportunità e non venga subita.

Il 21 settembre 2011 grazie alla collaborazione di diverse associazioni locali, ci approprieremo di Villa Dolfin,  per passare in compagnia e senza remore e paure una giornata conviviale, con pranzo in comune e passeggiata pomeridiana, per migliorare il nostro umore e sensibilizzare tutti sul tema della difficili situazione delle persone non autosufficienti, dimostrando che la buona volontà non basta ma ci vogliono idee e politiche importanti in materia di famiglia ed accudimento.