Roma, 23 giugno 2011
Oggi davanti a Montecitorio, e in altre 22 città italiane, grande mobilitazione organizzata dal Forum del Terzo Settore e dalla campagna
“I diritti alzano la voce”.
Diverse migliaia di persone hanno gremito questa mattina piazza Montecitorio, a Roma, per dire: “Basta tagli alle politiche sociali!”, che stanno provocando la drastica riduzione e chiusura di tanti servizi sociali in tutto il Paese, con drammatiche conseguenze per i cittadini e le famiglie italiane.
Dalle ore 11 si è tenuto il presidio organizzato dal Forum del Terzo Settore e dalla campagna “I diritti alzano la voce”, che ha portato in piazza cittadini, volontari, anziani, operatori del sociale, famiglie, rappresentanti di oltre 100 organizzazioni del terzo settore italiano. Una manifestazione colorata e rumorosa con striscioni, cartelli, adesivi e slogan come “I diritti sociali non sono privilegi”, “Lo sviluppo non si fa con l’elemosina” e ancora “Chi nega i diritti cancella le persone”.
Una mobilitazione nazionale che si è svolta contemporaneamente in altre 22 città italiane: Torino, Milano, Como, Varese, Monza, Sondrio, Lodi, Cremona, Mantova, Pavia, Brescia, Venezia, Verona, Padova, Vicenza, Belluno, Bologna, Firenze, Ancona, Napoli, Catanzaro, Palermo.
I promotori dell’iniziativa ritengono che l’uscita del Paese dalla crisi economica non possa avvenire azzerando, di fatto, gli investimenti nelle politiche sociali. Serve, invece, una riforma del welfare che deve basarsi sulla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali, che garantiscano diritti uguali ed esigibili per tutti i cittadini del Paese, un forte aumento delle risorse destinate al Sociale, una reale e concreta applicazione del principio di sussidiarietà, una misura universalistica di sostegno al reddito contro la povertà, il ripristino e il potenziamento del fondo per le non autosufficienze.
“Una manifestazione che ha visto una grandissima partecipazione – dichiara Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore – e che ha intercettato un sentire diffuso dal basso, da un forte disagio dei cittadini, stanchi di vedere i loro diritti calpestati”. “Ci aspettiamo – prosegue Olivero – un reintegro delle risorse destinate alle politiche sociali e che si dia inizio a quella riforma del welfare tanto necessaria e attesa, ma di fatto risolta nei tagli lineari.”
“Siamo molto soddisfatti” dichiara Lucio Babolin, portavoce della campagna
“I diritti alzano la voce”. “Cittadini, volontari e operatori sono stufi, vogliono che i loro diritti siano presi in considerazione dalle Istituzioni. Nell’incontro che avremo a breve con il sottosegretario alle Politiche sociali ci attendiamo risposte precise e puntuali rispetto alle proposte che abbiamo avanzato. Talloneremo la politica in tutti i passaggi fondamentali che ha di fronte il Paese, a partire dalla manovra finanziaria e dalla riforma fiscale.”
Alla manifestazione hanno dato il loro sostegno, tra gli altri, tutte le principali sigle sindacali – Cgil, Cisl, Uil e Ugl –, diverse forze politiche: Partito Democratico, Udc, Prc, Partito Liberale e la Regione Emilia Romagna.
In allegato il testo completo dell’Appello della mobilitazione.
Per informazioni:
Mariano Bottaccio, CNCA, cell. 329 2928070
Giusy Colmo, AUSER, cell. 348 2819301
Anna Monterubbianesi, Forum del Terzo Settore, cell. 347 7061141