Programma di Stimolazione Cognitiva

A fronte dell’aumento del numero di pazienti affetti da demenza, le prospettive di cura non hanno fatto registrare alcun progresso pratico.
Considerando la durata di tale patologia ci si rende conto del forte impatto sociale che tale condizione impone e di quanto sia importante cercare degli interventi che mirino a contrastare il decorso del deterioramento cognitivo e migliorare la qualità di vita dei pazienti e dei loro famigliari.

La stimolazione cognitiva è un tipo di intervento di gruppo, non farmacologico.
Si basa sulla stimolazione delle funzioni cognitive non ancora compromesse, tendendo al loro mantenimento e rallentando così il decorso della malattia, il peggioramento dei sintomi cognitivi e del loro impatto funzionale, agendo in questo modo anche sulla qualità della vita della persona malata e dei suoi famigliari.

L’attività promossa dall’Associazione Famigliari Alzheimer di Pordenone prevede cicli di due mesi di stimolazione cognitiva applicati sinergicamente a quelli farmacologici (quando già presenti).

La riabilitazione cognitvo-comportamentale si pone di perseguire alcuni scopi:

  • l’ottimizzazione di potenzialità cognitive residue
  • la stimolazione a strategie di compensazione;
  • l’ottimizzazione all’ adattamento a una condizione di disabilità acquisita
  • un miglioramento relazionale con l’ambiente esterno;
  • una riduzione del consumo individuale di farmaci

Il programma del trattamento prevede la presenza di piccoli gruppi di lavoro costituti da un numero ristretto di partecipanti (4-5) che verranno suddivisi in base a caratteristiche che tengono conto del livello di compromissione cognitiva, dell’età e della personalità al fine di ottenere dei gruppi abbastanza omogenei.

Sono previsti due tipi di attività principali:

  1.  quella svolta a casa dai famigliari o dal personale di supporto (adeguatamente addestrati) nello svolgimento delle attività di stimolazione cognitiva che verranno svolte in due momenti diversi della giornata;
  2. un incontro settimanale di un ora condotto da un neuropsicologo con esperienza nell’ ambito della demenza e della riabilitazione cognitiva.
    Nella seduta di gruppo si stimolano diverse abilità ma in un conteso “di comunità” che consente ad ogni singolo soggetto di relazionarsi con gli atri elementi del gruppo (di ricevere quindi l’aiuto da parte di altri ma anche di darlo quando ne ha la possibilità e le capacità); si instaura anche la possibilità di lavorare sui ricordi comuni che i componenti del gruppo dimostrano di avere rispetto a fatti di cronaca passata e recente effettuando una stimolazione a 360° e consentendo a tutti di riprovare piacere nel ritrovarsi in un gruppo di pari dove nessuno prova disagio per le proprie difficoltà anche per il tentativo costante di lavorare sui processi di meta cognizione del gruppo.

Saranno programmati degli incontri in cui verrà fornito tutto il materiale per l’attività domestica, verrà effettuata una formazione sulla corretta somministrazione degli esercizi e su piccole regole di base nella relazione con il malato e ci sarà la possibilità di discutere su eventuali problematiche inerenti la gestione dell’attività a domicilio.

Dott.ssa Barbara Zanchettin, psicologa
Pordenone 27 marzo 2010 info: afap onlus, 3663400253